Sotto il radar heavygaze: Still "Doomed"

"Doomed" degli Still è l’intrigante conferma di una giovane band heavygaze in grado di trasfigurare paturnie e nevrosi in lacerante bellezza.

Sotto il radar heavygaze: Still "Doomed"

Anno di pubblicazione: 2023
Genere: heavygaze

Still è una band di St. Louis, Missouri, formata nel 2020 da Michael Hoeltge, Ben Koeing, David Shanle (New Lives, Time and Pressure) e Chris Wright. Nel 2022 i quattro si erano fatti notare con l’ottimo EP “Faint”, con il quale, piuttosto che votarsi a un calligrafico revival shoegaze, avevano imbastito un solido sound in odore di heavygaze.

Con “Doomed” l’intento è traghettare quegli stessi plumbei paesaggi sonori verso una sensibilità melodica più spiccata, cosa particolarmente evidente nell’opener dell’EP, “Crushed” che, sotto uno sferragliante muro di suono, cela una melodia catchy

Ma è con “Drift” che assistiamo a una magia non dissimile da quella che ci aveva ammantato tempo addietro con “Heavy”, brano del già citato “Faint”. In “Drift” la voce si incanala con facilità tra i mulinelli di una chitarra irresistibile che ci accompagna senza requie per tutta la durata della canzone, abbandonandosi sovente a un riff prodigioso che è impossibile togliersi dalla testa. I toni sono sofferti, il pathos alle stelle e, tra le dense increspature ritmiche e i vortici chitarristici, levità e cupezza s’intrecciano, tormento e dolcezza danzano tenendosi per mano agitando brume malinconiche nell’aria cinerea di novembre.

In “Phases” e “Doomed” il paesaggio sonoro, pur mantenendo una matrice heavygaze, assume una postura post rock, aprendosi a piccoli passi e ponendo grande enfasi sul crescendo. “Doomed” - che non a caso dà il titolo all’EP - risulta però più ispirata, con un testo amaro (“Another night in another life/Another chance to never get it right”), un crescendo tormentato da mulinelli ronzanti e, sul finale, inserti rumoristici che ricordano i suoni di una nottata di pioggia.

La conclusione è affidata alla più briosa “Movements” che, pur esponendo in bella vista uno splendido tappeto di riverberi, si apre a propulsioni latamente post punk. L’approccio ricorda quello di “Crushed” in quanto la melodia è facilmente assimilabile, sebbene la produzione qui meno a fuoco.

Proprio la produzione e il mix e master avrebbero forse bisogno di maggiore nitidezza, ma nel complesso gli Still ne escono bene: “Doomed” è infatti lintrigante conferma di una giovane band con un sound spesso e definito, in grado di trasfigurare paturnie e nevrosi in lacerante bellezza.