Malory, Sleeper

Una perla poco nota per gli amanti dello shoegaze sognante e intimista di Lush, Pale Saints e Slowdive.

Malory, Sleeper

I Malory si sono formati in Sassonia nel 1995 sulla scia melodica di Slowdive, Lush e Pale Saints.

Il brano che andremo qui a prendere in esame funge da apripista all’album “The Third Face” del 2005. Con una grafia chitarristica tersa e cristallina, che cesella meravigliosi ganci melodici, il trio tedesco dipinge con pennellate plumbee l’abisso della depressione, raffigurata come una sonnolenza profonda, che trova sollievo solo in una prospettiva onirica. I sogni come rifugio luminoso, in grado di dispiegare piccoli momenti di beatitudine

Anche se i Malory non sono più attivi, purtroppo, dal 2010, vale la pena recuperare questa perla poco nota che piacerà, non a caso, agli amanti dello shoegaze più intimista e sognante, sulla scia delle band citate in apertura.

Dream on.