chirrp., demo

"demo", esordio shoegaze della band taiwanese chirrp., vibra di urgenza creativa e purezza abrasiva.

chirrp., demo

Anno di pubblicazione: 2024
Genere: shoegaze

Fantasmi che vanno e vengono. Cedevolezze che credevi ricostruite. Le care, vecchie nequizie dal di fuori. E poi, per caso, una luce si fa strada, pungolante, viva, si incanala tra i pensieri e scivola nelle vene. È un’idea, un ricordo, una melodia.

“demo” dei taiwanesi chirrp. è il primo EP della band ed è composto da sole quattro canzoni. La struttura dei brani non brilla certo per originalità, sorvolando a vista gli stilemi più consolidati di shoegaze e dreampop, ma in “demo” ogni canzone vibra di un’urgenza creativa e una purezza abrasiva che in un mercato musicale ormai saturo, spesso insipiente, è grasso che cola.

Ad aprire le danze, le eleganze incantatrici di matrice dreampop di “Starry Night”, ma è con gli altri tre brani che inizia, progressivamente, a farsi strada l’idea che la stratificazione oltranzista delle chitarre possa proiettare l’ascoltatore in universi trascendentali, che è poi il fulcro della musica shoegaze.

La folgorazione metafisica si fa sentire in “gone”, grazie a giochi massimalisti di riverberi e delay, fino all’esplosione, catartica e sensoriale, sul finale - ma non c'è tempo per indugiare quando c’è “never met someone” ad aspettare, sfolgorante nelle sue contraddizioni, fragorosa nelle chitarre e sognante nel cantato, come nella migliore tradizione del genere qui tanto amato. “never met someone” sembra inoltre cedere qua e là a qualche delicata soluzione elettronica pur di incamerare ulteriori sfoglie di stratificazione musicale. Quando poi arriva la coda strumentale, pulsante e feroce, è una sbornia rumoristica che si fa apprezzare fino alla fine.

La chiusura dell’EP è affidata a “running to the sun”, il pezzo più orecchiabile del lotto che, tra fiancheggiamenti post-punk e incursioni jangle pop, in un mondo giusto non avrebbe difficoltà a girare nelle radio alternative britanniche.